Chiesa di San Giovanni Evangelista (Rovegno)
Chiesa di San Giovanni Evangelista | |
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Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Località | Rovegno |
Coordinate | 44°34′41.04″N 9°16′39.25″E / 44.578067°N 9.277569°E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Giovanni apostolo ed evangelista |
Diocesi | Piacenza-Bobbio |
Consacrazione | 1878 |
Inizio costruzione | 1821 |
Completamento | 1821 |
La chiesa di San Giovanni Evangelista è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Rovegno, in via alla Chiesa, nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio[1].
Dalla parrocchia di Rovegno dipendono diversi edifici religiosi quali le chiese di San Vincenzo nella frazione di Garbarino e di San Matteo nella frazione di Isola, quest'ultima fondata nel corso della seconda metà del XVII secolo con campanile risalente al 1894, e gli oratori di Spescia e Valle rispettivamente intitolati al Santissimo nome di Maria e a San Rocco.
Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]
L'antica giurisdizione parrocchiale della pieve di Rovegno è documentata a partire dal 1076[2] - la prima citazione del borgo è invece datata all'863[2] in un atto notarile conservato nell'archivio dell'abbazia di San Colombano di Bobbio - e doveva avere un ampio territorio comprendente tutta l'alta val Trebbia, forse in contrapposizione[2] con quella di Ottone anch'essa antica.
Fu con il sinodo di Aresio, nel 1623[2], a stabilire i nuovi confini della pieve rovegnese che andranno a comprendere, oltre la già presente alta val Trebbia, anche il territorio di Torriglia e frazioni e alcune comunità parrocchiali della val d'Aveto.
L'attuale struttura della chiesa parrocchiale di Rovegno fu edificata a partire dal 1821 in sostituzione del precedente e antico edificio, situato tra il paese e la località Valle, distrutto per un movimento franoso. La chiesa verrà consacrata nel 1878.
L'interno è decorato da stucchi, eseguiti nel 1848 dai fratelli Centanaro di Genova, e da affreschi del pittore di Bergamo Giovanni Battista Galizzi. Tali opere pittoriche sono presenti a fianco dell'altare maggiore e raffigurano la Crocifissione di Gesù e la scena dell'Ultima Cena; quest'ultima è ispirata nelle forme artistiche alla celebre Ultima Cena di Leonardo da Vinci conservata presso il Cenacolo a Milano.
Nella volta della navata è invece presente la raffigurazione della Decollazione di san Giovanni Battista. Il portale in bronzo dell'entrata principale è stato realizzato nel 1962 dallo scultore Guido Galletti.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Fonte dal sito della diocesi di Piacenza-Bobbio-Unità pastorali, su diocesipiacenzabobbio.org. URL consultato il 22-02-2012.
- ^ a b c d Fonte dal sito Alta val Trebbia.net, su altavaltrebbia.net. URL consultato il 23-3-2011 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2011).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito della diocesi di Piacenza-Bobbio, su diocesipiacenzabobbio.org.